PSA – come aumentare la specificità
L’impiego alternativo più efficace si è dimostrato essere il rapporto PSA free/PSA totale. La percentuale di PSA free rispetto al PSA totale tende, infatti, ad essere più bassa nei pazienti con tumore rispetto ai soggetti con patologia benigna.
Ad esempio con un valore di cut-off del PSA totale di 2.3 ng/ml si ottiene una sensibilità diagnostica del 90% e una specificità del 18%: il test cioè è in grado di rilevare come correttamente positivi 90 pazienti con tumore su 100, ma solo 18 soggetti normali su 100 risultano correttamente negativi.
Se invece si utilizza il rapporto %PSA free/total, a parità di sensibilità del test, la specificità è del 55% con un risparmio di soggetti inutilmente indirizzati all’analisi bioptica.
Per ottenere informazioni affidabili è importante che il paziente, sottoposto a controlli successivi, si rivolga sempre allo stesso laboratorio.
D’altro canto, il laboratorio deve garantire l’impiego di kit diagnostici di massima affidabilità.
È fondamentale che il test per il PSA totale, oltre che preciso, riconosca in modo equimolare le diverse forme molecolari di PSA e sia tarato secondo lo standard di riferimento di Stanford (90% PSA-ACT 10% PSA free).
Se il test utilizzato non risponde a questo requisito vengono vanificati i benefici derivanti dall’utilizzo del rapporto PSAfree/total