PT (Tempo di protrombina)
Insieme al PTT, è considerato il miglior test singolo per discriminare i disordini della coagulazione, essendo positivo nel 90% dei portatori di uno di tali difetti.
L’attività protrombinica risulta ridotta nelle seguenti condizioni cliniche:
– insufficiente apporto di vitamina K nella dieta
– alterato assorbimento dei lipidi: ittero ostruttivo, sprue, steatorrea, malattia celiaca, colite, diarrea cronica
– gravi epatopatie (epatite acuta, cirrosi, avvelenamenti)
– terapie con farmaci dicumarolici
– ipotrombinemia familiare idiopatica
– ipofibrinogemia acquisita o ereditaria
Il PT è comunemente usato per seguire la terapia con anticoagulanti orali, tipo dicumarolici o fenilidantoinici.